
Pacchetto Omnibus UE: quanto sarà efficace in termini di sostenibilità?
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Certificazioni di sostenibilità: in un panorama di incertezza legislativa, sempre più aziende puntano su tali riconoscimenti.
Introduzione
In attesa di un quadro normativo sulla sostenibilità più stabile, le imprese stanno cercando di affrontare l'incertezza normativa attuale e si stanno orientando verso le certificazioni. Nell'intervista del Sole 24 ORE pubblicata l'11 marzo 2025, Daniele Pernigotti di Accredia sottolinea che, nonostante la parte cogente sia incerta, le aziende non possono aspettare e si concentrano su certificazioni volontarie. Negli ultimi anni, il quadro normativo europeo sulla rendicontazione di sostenibilità è diventato complesso, con l'introduzione di nuovi standard e direttive. Ad esempio gli ESRS (European Sustainability Reporting Standards) hanno sostituito i precedenti standard GRI e la CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) ha ampliato gli obblighi di rendicontazione per molte imprese. Tuttavia, il pacchetto Omnibus potrebbe esentare da tali obblighi l'80% delle PMI, ma queste ultime devono comunque puntare sulla sostenibilità per rimanere competitive sul mercato.
Certificazioni di sostenibilità: la classifica
In Italia il numero di certificazioni è in forte crescita: il nostro Paese infatti è leader in Europa e secondo in classifica a livello globale per numero di attestazioni attive.
La certificazione UNI EN ISO 9001, relativa ai sistemi di gestione della qualità, è la più diffusa e vanta oltre 138mila realtà certificate, con un aumento del 5% rispetto a ottobre 2023.
Segue la UNI EN ISO 14001, che si concentra sulla gestione ambientale e che è stata ottenuta da 42mila siti, registrando un +12% nell’ultimo anno.
Al terzo posto si trova la UNI EN ISO 45001, relativa alla salute e alla sicurezza sul lavoro, con 38mila certificazioni rilasciate e una crescita del 18%.
Quarta in classifica è la UNI/PdR 125 per la parità di genere, che ha registrato un aumento a tre cifre: +136%, con oltre 19mila certificazioni.
La SRG88088
Da menzionare è anche la certificazione SRG88088, elaborata dall’associazione senza scopo di lucro “Scuola Etica Leonardo”, che rappresenta un importante standard di qualità nelle tre aree ESG. Lo schema include i principi dei 17 SDGs dell’Agenda 2030, incoraggiando le organizzazioni a integrare gli obiettivi di sviluppo sostenibile e i principi etici e sociali pertinenti. Forte di una strategia globale e intersettoriale, la norma facilita l'accesso al credito per le entità certificate, permettendo loro di beneficiare di una riduzione dei tassi di interesse da parte degli istituti finanziari. L'accreditamento da parte di Accredia conferisce legittimità a una scelta di elevato profilo per una norma che si configura come un importante strumento di valorizzazione e differenziazione sul mercato.
Noi di Project Hub-360 facciamo parte del network SRG88088 in Italia, in qualità di Facility Point. Siamo impegnati nella promozione dei sistemi di gestione per la sostenibilità ESG-SRG88088, con l'obiettivo di favorire la certificazione e di sviluppare una cultura orientata alla sostenibilità.
Le professioni
In base alla Uni/Pdr 109, attualmente esistono certificazioni per cinque professioni non ordinistiche: Sustainability Manager, Auditor, Practitioner, SDG Action Manager e SDG User. Tali figure richiedono l’ottenimento di crediti formativi e il superamento di esami e sono cruciali per promuovere una cultura sostenibile nelle organizzazioni. Infine, si stanno sviluppando anche norme per certificare i Sustainable Finance Manager.