
Cresce la richiesta di certificazioni di sostenibilità: i dati in Italia
Marzo 17, 2025Omnibus, previsto per il 1 aprile il voto al Parlamento europeo
Il Parlamento decide sul pacchetto Omnibus per il rinvio dei requisiti di rendicontazione sulla sostenibilità
Omnibus: semplificazione per la rendicontazione
Il 26 febbraio, la Commissione Europea ha presentato una proposta significativa per semplificare i requisiti di reporting sulla sostenibilità all'interno dell'Unione Europea. Il Pacchetto di Semplificazione Omnibus include due direttive principali: la prima modifica le normative esistenti per ridurre l'impatto sulle aziende, la seconda prevede un rinvio dei requisiti di reporting al 2028, dando così maggiore tempo per l'attuazione delle modifiche. Il Parlamento Europeo sta accelerando i tempi per la votazione, programmata per il 1 aprile nella Commissione Giuridica, nota come JURI.
La CSRD e la CSDDD
L'Unione Europea ha storicamente rivestito un ruolo di leadership nello sviluppo di normative in materia di reporting sulla sostenibilità, imponendo alle aziende di rendere conto delle loro pratiche ambientali, degli impatti sul cambiamento climatico e dei diritti umani. Attraverso il Green Deal europeo, sono state introdotte diverse direttive che definiscono azioni ecologiche, stabiliscono requisiti di reporting e prevedono sanzioni civili per il mancato rispetto delle norme.
Nel 2022, è stata approvata la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), che impone l'obbligo di reporting per quasi tutte le aziende operanti nell'UE, con un avvio previsto per il 2025 per le grandi aziende quotate. Per le grandi aziende private e le piccole e medie imprese, l'implementazione avverrà gradualmente. Nel 2024, è stata introdotta la Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD), che ha ulteriormente aumentato i requisiti di reporting e le responsabilità legali delle aziende riguardo alle loro catene di fornitura, con effetto dal 2027.
Stop the clock
Tuttavia, l'emergere di preoccupazioni sui costi e sugli obblighi legati a questi requisiti ha portato a un'opposizione crescente da parte delle aziende. A dicembre 2024, il Presidente della Commissione Europea ha annunciato un'iniziativa per ridurre i requisiti della CSRD e della CSDDD. La proposta finale, rilasciata a febbraio 2025, prevede di eliminare i requisiti di reporting obbligatorio per la maggior parte delle aziende, limitandoli alle grandi imprese con oltre 1.000 dipendenti e un fatturato annuo netto superiore ai 450 milioni di euro.
Il pacchetto include anche una direttiva che rinvia l'entrata in vigore della CSRD e della CSDDD al 2028. Questa direttiva, definita "stop the clock", permette alle aziende di sospendere il reporting, dando all'Unione Europea il tempo necessario per discutere una proposta più ampia. Per conoscere i prossimi sviluppi, si dovrà quindi attendere il risultato della votazione fissata per il 1 aprile.