The directive on gender balance in corporate boards has come into effect
Gennaio 17, 2025La direttiva sull'equilibrio di genere
La direttiva sull'equilibrio di genere è appena entrata in vigore e mira a una più equa rappresentanza di genere nei consigli di amministrazione delle società in tutti gli Stati membri dell'UE.
Introduzione
Dal 2025 si applica la direttiva sull'equilibrio di genere nei consigli delle società, con l'obiettivo di conseguire una rappresentanza di genere più equilibrata nei CdA delle società quotate in tutti gli Stati membri dell'UE. La direttiva fissa per le grandi società quotate dell'UE un obiettivo del 40% dei posti di amministratore senza incarichi esecutivi e del 33% del totale dei posti di amministratore occupati dal sesso sottorappresentato.
La situazione attuale
La scadenza per il recepimento da parte degli Stati membri era il 28 dicembre 2024 e le aziende devono raggiungere gli obiettivi entro il 30 giugno 2026. La percentuale di donne nei consigli di amministrazione delle società è in media del 34% nell'UE. Dal 2010, la rappresentanza femminile nei consigli di amministrazione è migliorata nella maggior parte degli Stati membri dell'UE, ma i progressi sono stati disomogenei e in alcuni Stati membri la situazione è stagnante.
Trasparenza nelle nomine e negli obiettivi
Gli Stati membri devono ormai aver recepito nella legislazione nazionale le norme della direttiva, tra cui:
- misure specifiche vincolanti per la procedura di selezione dei membri dei diversi consigli, con criteri trasparenti e neutri dal punto di vista del genere;
- norma di preferenza per il candidato del sesso sottorappresentato – nel caso siano presenti candidati di entrambi i sessi ugualmente qualificati;
- divulgazione dei criteri di qualificazione, se richiesto da un candidato non selezionato;
- impegni individuali delle società quotate a raggiungere l'equilibrio di genere fra gli amministratori con incarichi esecutivi;
- informazioni sulla composizione dei consigli e sugli ostacoli che si frappongono al conseguimento dell'obiettivo della direttiva, se del caso, e sulle azioni intraprese per superarli;
- sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive per le società che non rispettano gli obblighi di selezione e comunicazione trasparenti. Le sanzioni sono definite dagli Stati membri e possono comprendere ammende e la decisione di dichiarare nulla o annullare la nomina degli amministratori contestati, se necessario;
- la direttiva impone inoltre agli Stati membri di pubblicare un elenco delle società che hanno conseguito gli obiettivi di equilibrio di genere e di designare uno o più organismi per la promozione, l'analisi, il monitoraggio e il sostegno dell'equilibrio di genere nei consigli.