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Dicembre 20, 2023La nuova CSRD
La CSRD è entrata in vigore il 5 gennaio 2023 ed è destinata ad ampliare l'ambito di applicazione del bilancio di sostenibilità, interessando circa 50.000 aziende in tutta Europa.
Introduzione
La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) è la nuova normativa dell'UE che impone a tutte le grandi aziende e alle PMI quotate in borsa di riportare regolarmente sulle proprie attività di impatto ambientale, sociale ed economico. La direttiva aiuta gli investitori, i consumatori, i politici e gli altri stakeholder a valutare le prestazioni delle grandi imprese ed incoraggia le aziende a sviluppare approcci più responsabili al business. Con la CSRD la Commissione europea definisce per la prima volta un quadro comune di rendicontazione per i dati non finanziari.
Il 28 novembre 2022 il Consiglio dell'Unione europea ha approvato in via definitiva la CSRD e, in seguito all'approvazione da parte del Consiglio della posizione del Parlamento Europeo, è stato adottato l'atto legislativo.
Adottata come parte del Sustainable Finance Package il 21 aprile 2021, la CSRD è entrata in vigore il 5 gennaio 2023. La direttiva amplia l'ambito di applicazione della rendicontazione di sostenibilità, interessando circa 50.000 aziende in tutta Europa.
L'adempimento è imminente: le aziende dovranno presentare il loro report in linea con la CSRD il 1° gennaio 2025, per l'esercizio finanziario 2024. Sarà impegnativo per le aziende dichiaranti, poiché la raccolta dei dati e la revisione contabile sono un processo arduo che richiede tempo e risorse. Se la vostra azienda non conosce (ancora) questa normativa e vi state chiedendo se dovrà adottare misure a riguardo, allora è il momento di approfondire la tematica.
Cos'è la direttiva sulla Corporate Sustainability Reporting (CSRD)?
Per contribuire a migliorare il flusso di denaro verso le attività sostenibili in tutta l'Unione europea, il 21 aprile 2021 la Commissione europea ha adottato l'ambizioso e completo pacchetto sulla finanza sostenibile. Una delle misure proposte all'interno del pacchetto è la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), in italiano “direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità delle imprese”.
La direttiva estende l'ambito di applicazione e i requisiti di rendicontazione della già esistente direttiva sulla rendicontazione non finanziaria, un quadro normativo che dal 2018 obbliga gli enti di interesse pubblico di grandi dimensioni a riportare sulle proprie prestazioni di sostenibilità.
Questa nuova normativa entra in gioco nel momento in cui la rendicontazione ambientale, sociale e di governance (ESG) sta diventando sempre più rilevante. È dimostrato che le informazioni fornite fino ad ora dalle aziende non sono sufficienti; secondo la Commissione europea infatti le relazioni spesso omettono informazioni che gli investitori e gli altri stakeholder ritengono importanti. Le informazioni riportate possono essere difficili da confrontare tra un'azienda e l'altra e gli utenti spesso non sono sicuri di potersi fidare di quanto riportato. Ad esempio, gli investitori hanno bisogno di valutare queste informazioni per poter redigere i bilanci ai sensi della SFRD e orientare gli investimenti verso tecnologie e aziende sostenibili.
Con i suoi nuovi requisiti, l'UE affronta il problema della rendicontazione di qualità stabilendo un quadro comune di rendicontazione. Inoltre, la CSRD mira a garantire che le imprese riportino informazioni di sostenibilità affidabili e comparabili, il che renderà più facile per gli investitori e gli altri stakeholder valutare i rischi e le opportunità associate agli investimenti in queste aziende.
Quali aziende devono conformarsi alla CSRD?
Mentre la NFRD richiede solo agli enti di interesse pubblico con più di 500 dipendenti di rendicontare le proprie prestazioni in termini di sostenibilità, la CSRD impone di rendicontare la propria sostenibilità a tutte le grandi aziende che soddisfano due dei tre criteri seguenti:
più di
250
dipendenti
più di
40
Mil € di fatturato
più di
20
Mil € di stato patrimoniale
La CSRD si applica anche a tutte le società quotate in borsa, ad eccezione delle microimprese, con meno di 10 dipendenti o meno di 20 Mil € di fatturato.
Non appena entrerà in vigore, quasi 50.000 aziende nell'UE dovranno seguire gli standard dettagliati di rendicontazione della sostenibilità dell'UE.
Quali sono i risvolti della CSRD per le aziende?
Molte aziende dovranno presto conformarsi alla CSRD, non solo per poter redigere il proprio bilancio ma anche in qualità di fornitori, che devono rendere conto del proprio operato alle aziende con cui collaborano e che devono presentare il report. La CSRD pertanto non interessa solamente le medio-grandi aziende ma, indirettamente, anche piccole realtà.
Il 28 novembre 2022 il Consiglio dell'Unione europea ha approvato in via definitiva la CSRD e, in seguito all'approvazione da parte del Consiglio della posizione del Parlamento Europeo, è stato adottato l'atto legislativo.
Adottata come parte del Sustainable Finance Package il 21 aprile 2021, la CSRD è entrata in vigore il 5 gennaio 2023. La direttiva amplia l'ambito di applicazione della rendicontazione di sostenibilità, interessando circa 50.000 aziende in tutta Europa.
L'adempimento è imminente: le aziende dovranno presentare il loro report in linea con la CSRD il 1° gennaio 2025, per l'esercizio finanziario 2024. Sarà impegnativo per le aziende dichiaranti, poiché la raccolta dei dati e la revisione contabile sono un processo arduo che richiede tempo e risorse. Se la vostra azienda non conosce (ancora) questa normativa e vi state chiedendo se dovrà adottare misure a riguardo, allora è il momento di approfondire la tematica.
Vantaggi e opportunità della CSRD
La normativa rappresenta un’occasione per molte aziende di dimostrare l’impegno concreto verso la sostenibilità ambientale, sociale e di governance. Il rating ESG e le certificazioni costituiscono importanti parametri di valutazione circa il benessere dell’impresa, tanto che le scelte di investimento includono sempre più spesso tra i propri criteri decisionali la sostenibilità.